Ricetta mirto sardo: alla scoperta dell'Acqua degli Angeli
La Sardegna è un'isola incantevole, ricca di tradizioni e cultura, e anche di una cucina che è un vero tripudio di profumi, colori e sapori. La cucina sarda infatti utilizza per i suoi piatti elementi autoctoni che ne esaltano il gusto e caratterizzano la sua unicità
Oggi vi parliamo della ricetta mirto sardo, un liquore assai rappresentativo del territorio ma ben conosciuto anche fuori dai suoi confini naturali, dandovi anche istruzioni per riuscire a realizzarlo in autonomia.
Con le nostre indicazioni, potrete anche voi preparare il liquore del mirto di Sardegna. Un liquore di mirto fatto in casa, che potrete sorseggiare con parenti e amici.
Chi ha inventato il mirto, ovvero il liquore fatto con esso?
Il mirto è una pianta frequente sull’isola, che da millenni è stata utilizzata in cucina soprattutto per le sue bacche aromatiche, utilizzate per la produzione di liquori e per condire piatti di carne e pesce, persino il lardo!
Il mirto di Sardegna ha quindi una lunga storia; non si sa esattamente come la pianta (diffusa anche in Medio Oriente, in Grecia e anche nella Roma antica) sia giunta sull’isola, anche se il liquore al mirto di Sardegna viene preparato sin dal 1700. I primi a a diffondere la sua ricetta furono i briganti di Gallura, che lo avrebbero battezzato con il nome “Acqua degli Angeli”.
Che proprietà ha il liquore di mirto di Sardegna?
Il mirto è una pianta che può apportare numerosi benefici per la salute. Ricca di fibre, proteine e carboidrati, ha proprietà spiccatamente antiossidanti e antiinfiammatorie.
Per queste caratteristiche, gli estratti derivati da questa pianta non solo possiedono proprietà balsamiche, astringenti, antinfiammatorie e leggermente antisettiche, ma si è appurato che hanno anche un effetto positivo sui problemi dell'apparato digerente.
Di conseguenza, il liquore di mirto (anche il liquore di mirto fatto in casa) può essere considerato una bevanda perfetta per il dopo pasto, non solo aiutando la digestione ma anche contribuendo al nostro benessere generale, in particolare quando si affrontano dei sintomi influenzali
Importante è anche dire che a sua gradazione alcolica non è particolarmente alta, attestandosi generalmente tra i 30° e i 35°.
Che sapore ha il liquore al mirto?
Se non lo avete ancora provato, certamente vi chiederete che sapore ha il liquore di mirto.
Partiamo con un consiglio: bevete il liquore di mirto freddo. Assaporerete meglio il suo gusto particolare, leggermente amaro, dal sapore pungente e persistente.
Ogni sorso di questo liquore generalmente dal colore viola scuro con tratti di rosso rubino, porterà con se anche il retrogusto fruttato e balsamico delle bacche da cui deriva.
Come si fa il liquore al mirto bianco? Mirto bianco, ricetta fai da te
Il liquore al mirto ha una variante, ovvero quella chiamata liquore al mirto bianco. Questa bevanda viene realizzata utilizzando le bacche bianche della pianta, molto meno presenti di quelle rosse. La raccolta dei frutti rossi o bianchi e delle foglie del mirto avviene comunemente durante l'autunno. Durante questa stagione, i frutti sono completamente maturi e le foglie conservano ancora il loro colore verdeggiante. Per creare il mirto bianco fatto in casa, frutto della tradizione, un vero liquore di mirto ricetta della nonna, bisogna bilanciare correttamente le dosi degli ingredienti necessari. Vediamoli insieme.
Ingredienti
Un chilogrammo di bacche di mirto.
2,5 litri di alcol a 95 gradi
650 grammi di zucchero
acqua
Ricetta mirto sardo con bacche bianche
Lavate e asciugate le bacche in modo meticoloso.
Lasciatele macerare, immerse completamente in alcool a 95° in un contenitore ben chiuso, in modo da non far passare ossigeno, per circa un mese (30-40 giorni).
Trascorso questo periodo, sciogliete lo zucchero nell’acqua (650 ml), formando uno sciroppo.
Estraete quindi le bacche dal composto (utilizzando un torchietto), stando attenti a non romperle durante il procedimento perché questo aumenterebbe il grado di amaro del composto.
Unite quindi alla miscela alcolica lo sciroppo realizzato con lo zucchero, mescolando in modo lento.
Si suggerisce di non consumare subito il liquore, ma di attendere ancora un mese, girando di tanto in tanto la miscela per evitare la formazione di sedimenti.
L’ultimo passaggio è quello di filtrare la bevanda, anche più volte.
Il liquore al mirto sardo bianco sarà a questo punto pronto per la vostra degustazione!
Come si conserva il mirto fatto in casa?
Dopo la ricetta liquore mirto, bisogna rispondere ad una domanda importante: come conservare il liquore di mirto fatto in casa?
Viene consigliato di mantenere il liquore di mirto in bottiglie di vetro scuro, e di mantenere per esse una temperatura che non superi i venti gradi.
Può essere tenuto in cantina, insieme ad altri liquori, in posizione orizzontale. L’ambiente ideale di conservazione non dovrebbe superare il 70% di umidità.
Nella nostra produzione di prelibatezze enogastronomiche sarde, il liquore al mirto ha un posto di rilievo.
Non solo. Apprezziamo talmente il mirto come elemento capace di arricchire piatti e bevande, da proporre anche una appetitosa salsiccia al mirto ed anche olio al mirto.
Consideriamo questa pianta autoctona come attributo indiscusso di tante ricette della cucina sarda, oltre che essere alla base di un liquore caratteristico e dalla fama meritata per il suo gusto superiore e inconfondibile.